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INCONTINENZA URINARIA

 

Autore: Dr. Monti Massimiliano

 

 

 

La perdita involontaria di urina è un problema di ordine medico, igienico-sociale e psicologico. E' una situazione che pertanto va affrontata precocemente e nella maniera migliore.

La continenza è determinata da due ordini di fattori: la corretta posizione della vescica nella pelvi (la parte inferiore della cavità addominale delimitata dalle ossa del bacino) e una corretta azione di certi gruppi muscolari (gli sfinteri, il detrusore della vescica, i muscoli del piano perineale ecc.).

Quando, per ragioni varie, si alterano questi fattori compare l'incontinenza.

I più comuni tipi di incontinenza che si possono rilevare sono: l'incontinenza da sforzo e l'incontinenza da "dissinergia del detrusore".

 

L'incontinenza da sforzo si manifesta con perdita involontaria di urina dopo sforzo: per sforzo si può intendere sollevare un peso ma anche ridere, correre, salire le scale, tossire ecc. Maggiore è il problema più lieve sarà lo "sforzo" richiesto per determinare l'incontinenza. Le cause che la determinano sono spesso o un abbassamento della vescica o una debolezza di alcuni gruppi muscolari. Concorrono a determinare le alterazioni dei muscoli la menopausa ma molto di più gli esiti di lesioni subcliniche dei muscoli durante i parti che la donna ha avuto anni prima. In casi di incontinenza si trova spesso una storia di parti difficoltosi.

 

L'incontinenza da dissinergia del detrusore si manifesta invece con bisogno impellente ed improvviso di urinare a cui segue l'incontinenza. Non è associata a "sforzi". Deriva da un'attività "scoordinata" del muscolo detrusore della vescica che è il muscolo che "stringe" la vescica durante la minzione.

 

Diagnosi

La diagnosi si effettua in base ai sintomi, in base alla visita ginecologica ed in base ai risultati delle cosiddette prove urodinamiche (che consistono in una valutazione non dolorosa di tutte le componenti della minzione tramite uso di piccoli cateteri).

 

Terapia

L'incontinenza da sforzo viene trattata nei casi lievi con elettrostimolazione dei muscoli interessati, riabilitazione del piano perineale (esercizi per il potenziamento e la coordinazione dei muscoli volontari della minzione), terapia con estrogeni o locale o generale (vedi terapia della menopausa). I casi più severi o con altre patologie associate (ad esempio prolasso uterino) vengono trattati con terapie chirurgiche da adattarsi al singolo caso.

L'incontinenza da dissinergia del detrusore viene trattata con la sola terapia medica generalmente con buoni risultati.

 

                            

                                                               

 

 

 

 

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