Con
il termine spermiogramma si intende l'analisi, mediante microscopia ottica,
del liquido seminale maschile. Lo spermiogramma rappresenta oggi il più
comune esame per la valutazione della fertilità maschile.
Modalità
di esecuzione:
La
raccolta del campione deve essere effettuata dopo un periodo di
“astinenza” dai rapporti sessuali di circa 2-3 giorni in quanto tempi
maggiori o minori potrebbero alterare i risultati dell’esame rendendolo
poco attendibile. La raccolta deve essere completa in quanto deve essere
esaminata la totalità del liquido seminale.
L’analisi
del campione deve avvenire entro massimo un’ora dalla raccolta.
Criteri
di valutazione.
In
uno spermiogramma si devono prendere in considerazione il numero, la
motilità e l’aspetto degli spermatozoi. Vanno infine valutate la
capacità del liquido seminale di coagulare e fluidificare ed alcune altre
caratteristiche qualitative.
Numero:
si considera come valore normale un numero di spermatozoi superiore a 20
milioni per ml.
Motilità:
gli spermatozoi possono avanzare in linea retta rapidamente (motilità di
tipo 4), possono avanzare in linea retta lentamente (motilità tipo 3),
possono muoversi in modo ondulatorio (motilità di tipo 2), possono
muoversi in loco (motilità tipo 1) o possono essere immobili. La velocità
si considera generalmente a 60 e 120 minuti dall’eiaculazione.
Si
considerano, come valori normali a un’ora dalla raccolta, una motilità
tipo 4 maggiore del 25% e una motilità tipo 3-4 (la somma delle due
velocità) maggiore del 50%. Quest’ultimo parametro indicherebbe che il
50% o più degli spermatozoi ha una valida motilità rettilinea a 60
minuti dall’eiaculazione.
Aspetto:
gli spermatozoi possono avere varie forme. La più comune, ovvero quella
che tutti conosciamo (una testa ovoidale ed una lunga coda), deve essere
presente in almeno il 60% degli spermatozoi.
Caratteristiche
qualitative: il liquido seminale
una volta eiaculato tende a diventare molto denso, quasi un gel (fase
della coagulazione). Successivamente, dopo circa 30 minuti - 1 ora,
ritorna totalmente allo stato liquido. Alterazioni in questo meccanismo
possono avere più cause ed essere indice alle volte di fatti infettivi
(prostatiti, ecc.).
Il
volume del liquido seminale deve essere compreso tra 2 e 6 ml ed il suo pH
fra 7,2 e 8,0.
Nel
liquido seminale vanno inoltre cercate agglutinazioni, globuli rossi,
globuli bianchi ecc. che possono suggerire la presenza di specifiche
alterazioni.
Principali
alterazioni:
Oligospermia:
ridotto numero di spermatozoi.
Astenospermia:
diminuzione della motilità.
Oligoastenospermia:
diminuzione del numero degli spermatozoi e della loro motilità.
Azoospermia:
assenza di spermatozoi nell’eiaculato.
Interpretazione
dei risultati:
Interpretare
il risultato di uno spermiogramma non è solo leggere dei “numeri”, ma
adattare i risultati alla realtà clinica del paziente. La normalità di
un risultato non può infatti garantire una totale e sicura fertilità così
anche la anormalità dello stesso non può indicare una totale infertilità
(salvo le azoospermie ed i casi particolarmente severi) ma solo una
riduzione della stessa.
Sono
riportati infatti moltissimi casi di pazienti con spermiogrammi patologici
che hanno comunque concepito naturalmente.
Va
infine sfatato definitivamente il concetto, totalmente infondato, che uno
spermiogramma patologico indichi una scarsa virilità: la virilità e la
potenza sessuale non sono in alcuna relazione con i risultati dello
spermiogramma.
Per
quanto esposto sopra risulta di primaria importanza affidare
l’interpretazione dell’esame, con le sue conseguenze diagnostiche e
terapeutiche, ad uno specialista competente, che tenga conto delle
particolarità del singolo caso clinico.
E’
infine bene ricordare che la valutazione di una infertilità deve essere
necessariamente condotta sulla coppia dal momento che spesso le cause
della infertilità sono da attribuirsi ad entrambi i partner.
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