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L'ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA

 

Autore: Dr. Monti Massimiliano

 

 

 

L'alimentazione svolge un ruolo importante durante la gravidanza: in questo periodo infatti le sostanze nutritizie che vengono assunte dalla madre contribuiscono non solo al suo benessere ma anche a quello del bambino che cresce in lei. 

 

Una donna in salute e di peso medio dovrebbe, entro la fine della gravidanza acquisire circa 9-12 Kg di peso corporeo. L'aumento dovrebbe essere di circa 1 Kg al mese nel primo trimestre e di circa 1,5 Kg al mese nel secondo e nel terzo trimestre. 

Di questi 12 Kg di aumento di peso corporeo, almeno 4 Kg sono di tessuto adiposo; i rimanenti sono il peso fetale (in media 3 Kg), il peso della placenta, l'aumento di peso dell'utero, l'aumento della massa sanguigna in circolo ecc. 

 

I componenti essenziali della alimentazione sono: proteine, lipidi e carboidrati. Vi sono poi le vitamine e i sali minerali che pur non rientrando nelle categorie suddette assumono una grande importanza in numerosi processi fisiologici.

Le proteine sono fondamentali per un corretto sviluppo fetale. Si trovano principalmente nella carne, nelle uova, nel pesce ma anche nel latte e nei latticini. Una normale dieta garantisce il normale fabbisogno proteico anche in gravidanza. Può essere utile aumentare l'assunzione di latte che oltre alle proteine fornisce anche un buon apporto di calcio. Non è quindi richiesta, di regola, una integrazione con prodotti farmaceutici. 

Le proteine devono rappresentare circa il 20% del fabbisogno energetico quotidiano.

Nelle diete vegetariane, manca necessariamente un consistente apporto proteico, sia quantitativo che qualitativo, e questo può essere fonte di problemi per lo sviluppo fetale.

 

I lipidi (grassi) sono fonte di energia sia per la madre che per il feto. Sono inoltre costituenti importanti per lo sviluppo fetale. Si trovano nella carne, nei prodotti di derivazione animale (burro, strutto, formaggi, ecc.) ma anche in prodotti di origine vegetale (olio di oliva). Fondamentali inoltre gli acidi grassi poli-insaturi contenuti prevalentemente nel pesce.

Durante la gravidanza un buon consiglio può essere quello di non esagerare con i grassi animali e di garantirsi un buon apporto di grassi vegetali (olio extravergine di oliva) e di grassi poli-insaturi (pesce).

I grassi devono rappresentare circa il 30% del fabbisogno energetico quotidiano.

I carboidrati sono una delle principali fonti di energia. Sono  contenuti abbondantemente in alimenti quali pane, pasta, patate, polenta, ecc. e devono rappresentare circa il 50% del fabbisogno energetico quotidiano.

Le vitamine ed i sali minerali si trovano principalmente nella frutta, nelle verdure e nella carne. Sono importanti per numerosi processi fisiologici (il ferro è ad esempio essenziale nella produzione dell'emoglobina, la sostanza che, contenuta nei globuli rossi, lega l'ossigeno per portarlo ai tessuti).

 

In gravidanza una dieta ideale è una dieta che fornisca, in media, 2000-2500 Kcal al giorno e che sia ben equilibrata (buona varietà di alimenti e quindi corretto apporto di proteine, lipidi, carboidrati, vitamine e sali minerali).

In linea di massima non vanno modificate le proprie abitudini alimentari anche se sarà opportuno includere nella dieta la maggior varietà possibile di alimenti. Pasta, riso, carne, pollame, verdura, latte, latticini e frutta assunti in regolare quantità ed alternati fra loro sono in grado di fornire le sostanze nutritizie necessarie per la gravidanza.

Bisognerà inoltre evitare il cosiddetto "mangiare per due", ovvero un'aumento sconsiderato dell'apporto alimentare: questo potrebbe determinare un aumento eccessivo di peso e predisporre ad una serie di patologie della gravidanza fra cui gestosi e diabete gestazionale.

Sono da bandire in gravidanza le diete vegetariane che sono necessariamente prive di elementi fondamentali per lo sviluppo fetale (prime fra tutte le proteine) e possono essere quindi pericolose per il normale sviluppo del nascituro.

Da evitare possibilmente anche cibi troppo elaborati o scarsamente digeribili (cibi fritti, eccesso di grassi) specialmente nel primo trimestre: potrebbero essere fonte di fastidiose nausee o di pesantezza di stomaco. Per la stessa ragione meglio evitare pasti particolarmente abbondanti e preferire pasti leggeri con frequenti "spuntini" nel corso della giornata.

Può essere utile aumentare l'assunzione di latte che oltre alle proteine fornisce anche un buon apporto di calcio.

Il consumo del normale sale da cucina (cloruro di sodio) è permesso anche se con l'accortezza di non esagerare.

Da limitare il consumo di alcool in tutte le sue forme (vino, birra, liquori, superalcolici ecc.) in quanto responsabile di serie alterazioni dello sviluppo embrio-fetale specialmente nel corso del primo trimestre di gravidanza. E' concesso solo il consumo di un bicchiere  di vino ai pasti (come quantità massima da non superare). 

Se dalle analisi del sangue risultasse di non aver ancora contratto la Toxoplasmosi, bisognerà evitare, per tutta la durata della gravidanza, gli insaccati (eccetto il prosciutto cotto) ed aver cura di lavare accuratamente le verdure da consumarsi crude. Nessuna limitazione per le verdure bollite. Evitare inoltre la carne poco cotta. Se avete gatti lavatevi accuratamente le mani prima di mangiare ed evitate che il gatto entri nella cucina o nella sala da pranzo per evitare che possa toccare il cibo o i piatti.

 

Discorso a parte per quanto riguarda l'apporto di ferro ed acido folico.

Il consumo di ferro in gravidanza tende ad aumentare in maniera notevole a causa del suo utilizzo nel corso dello sviluppo fetale. E' facile trovare in gravidanza una carenza di tale sostanza. Quadri di anemia lieve-moderata che ne possono derivare vengono trattati con successo tramite la supplementazione orale di tale sostanza.

La supplementazione può essere effettuata, a partire dal secondo trimestre di gravidanza, anche senza presenza di anemia, per prevenire la comparsa della stessa.

L'acido folico è un'altro costituente fondamentale della dieta della gravidanza. E' presente in vari alimenti fra cui le verdure a foglia larga, la frutta, il lievito, il pesce ed i latticini. Viene costantemente supplementato in gravidanza (e anche prima del concepimento) in quanto livelli adeguati di tale sostanza riducono in maniera significativa l'incidenza di malformazioni del tubo neurale (spina bifida, anencefalia ecc.).

 

                            

                                                               

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 31.05.04