I
fibromi uterini (miomi uterini) rappresentano i tumori benigni che con
maggior frequenza si incontrano nella patologia ginecologica.
L'età
della maggiore incidenza è fra i 40 e i 50 anni anche se dopo i 20 anni
possono comparire a qualsiasi età.
A
seconda della loro posizione nel contesto della parete uterina si
definiscono: fibromi sottomucosi (quando sporgono nella cavità
uterina deformandola), fibromi intramurali (quando sono
integralmente contenuti nella parete uterina), fibromi sottosierosi
(se si sviluppano verso l'esterno dell'utero al di sotto del peritoneo), fibromi
cervicali (se originano dal collo dell'utero), fibromi
infralegamentari (quando si sviluppano all'interno di un legamento
uterino -Legamento Largo-).
Si
parla invece di utero fibromatoso quando tutto l'utero risulta
alterato nella sua struttura a causa di multipli nodi di fibroma che a
volte non si riesce neanche più a distinguere.
Sintomi
Molto
spesso i fibromi sono asintomatici e in questi casi la loro presenza non
è causa di problemi.
Altre
volte determinano sintomi; i più frequenti sono emorragie
mestruali o intermestruali, perdite ematiche croniche (rischio di
anemia da carenza di ferro), dolori mestruali (dismenorrea). Nelle
pazienti in età riproduttiva possono associarsi ad
infertilità
o ad abortività ripetuta (specialmente i fibromi sottomucosi).
Fibromi di grosse dimensioni possono inoltre determinare fenomeni da
compressione specialmente a carico della vescica determinando minzione
frequente o ritenzione urinaria.
Indicazioni
al trattamento
Il
trattamento dei fibromi si impone quando sono presenti sintomi importanti
o quando le dimensioni del fibroma sono tali (fibroma maggiore di 4-5 cm)
da determinare rischio di complicanze future. Nelle donne in peri-menopausa
va tenuto presente, nella valutazione dell'opportunità di un intervento,
che i fibromi in post-menopausa
tendono lievemente a regredire.
Nelle
donne in età riproduttiva, che desiderano una gravidanza, il trattamento
va eseguito se il fibroma impedisce la gravidanza o se le sue dimensioni
sono tali da determinare problemi in caso di gravidanza futura (in
gravidanza i fibromi tendono a crescere di dimensioni).
Trattamento
Il
trattamento è necessariamente chirurgico (miomectomia) in quanto
è l'unico metodo risolutivo. La miomectomia può essere eseguita per via
laparotomica (con incisione addominale), per via
laparoscopica
o per via
isteroscopica
(solo per i fibromi sottomucosi). Nelle donne che hanno raggiunto la
menopausa o che sono vicine a tale momento si propone sovente
l'asportazione "in toto" di utero e ovaie (isterectomia con
annessiectomia bilaterale) dal momento che tali organi hanno ormai
esaurito la loro funzione e possono, in futuro, essere solo fonte di
problemi (tumori).
Il
ginecologo saprà, con la sua esperienza e valutate le condizioni
cliniche, consigliare alla donna l'intervento più adatto al suo caso.
La
terapia medica con GnRH analoghi determina regressione del fibroma
ma non la sua scomparsa; una volta terminata la terapia il fibroma tende
nuovamente a crescere. La terapia medica viene effettuata di routine, per
circa tre mesi, prima di interventi chirurgici di miomectomia in quanto la
riduzione dimensionale del fibroma ne rende più facile l'asportazione con
incisioni ridotte.
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